Scritti di Bertilla

Introduzione

Ci rimangono di Bertilla alcuni quadernetti o agendine in cui scriveva le sue preghiere e gli impegni spirituali che si proponeva di compiere quotidianamente.

I primi sono del 1954 scritti su fogli di quaderno piegati in due con cucitura per formare un libretto.
La cura per i suoi quaderni doveva essere tanta, perché le prime pagine sono adornate con disegni.

Ciò che mi ha colpito è che nessuna delle sue amiche d’infanzia mi abbia mai parlato di questi libretti e neppure i suoi familiari.
Ciò significa che rappresentavano un suo mondo (Luigi Grandi)

Libro da leggere e azioni da compiere ogni giorno | 1954-1955
Preghiere.
“Prima di tutto ringrazio Dio della notte e della giornata passata.
Faccio la comunione spirituale e recito altre preghiere: le preghiere quotidiane”.
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Giornata del cristiano | 1957
Il Cristiano.
Almeno un Rosario al giorno, un Pater, Ave, Gloria per il sommo Pontefice, secondo le sue intenzioni, per la conservazione dei peccatori moribondi, per la santificazione dei Sacerdoti e per la pace di tutto il mondo.
Una Salve Regna per tutti quelli che si raccomandano alle mie preghiere per cui sono obbligata a pregare”.
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Preghiere e “fioretti” annotati su un’agendina | 1957
L’amore non si appaga che con l’amore.
“Cerchiamo di supplicare Gesù affinché non sia sdegnato e faccia giustizia, concedendo il perdono a questi ingrati uomini”.
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Preghiere e riflessioni tratte dal diario di Bertilla | anni ’60
Al Cuore di Gesù.
Ogni respiro che parte  dal mio cuore, ogni momento  della  mia  vita, ogni minuto che passa, ogni  mia  stilla  di sangue, ogni  filo d’erba, ogni granello di sabbia, ogni goccia d’acqua, ogni  foglia  che cade per terra, fa’ che siano tutti atti d’amore”.
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Compiti di prima media già corretti dall’insegnante | 1961
La mia cronaca.
Quando ero piccola una volta di sera, la mia mamma mi aveva mandata a prendere il latte. Per andare alla latteria si doveva percorrere una strada molto ripida. Nel ritorno la facevo di corsa, e a metà strada non so come, sono caduta, ma non mi sono fatta tanto male. Il latte scorreva per la strada. Allora mi misi a piangere, non sapevo più cosa fare. Ormai era buio e intanto mi ero decisa di tornare a casa piangendo, e molto mortificata perché avevo un po’ di paura che mi sgridasse”.
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Il diario dell'Amore | 1964
Il segreto di Bertilla.
Bertilla aveva il suo segreto: un grande impegno per la salvezza degli uomini tutti. In un suo piccolo diario, una lunga serie di annotazioni, nude e semplici, segnate giorno per giorno, che palesano le molteplici intenzioni per le quali pregava e soffriva e che sono come le coordinate che misurano la grandezza del suo cuore, coordinate che abbracciano tutto il mondo.
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